Titoli

Sono allenatore certificato FIJLKAM di judo e brazilian jiu jitsu ed istruttore FEDERKOMBAT di sambo (arte marziale militare russa).

Ho fatto parte della nazionale italiana nel judo, con più di 20 anni di pratica e ho raggiunto il 3° dan per meriti sportivi agonistici.

Nel BJJ/grappling ho diverse medaglie nazionali, un titolo professionistico e numerose partecipazioni a circuiti professionali ed internazionali.

Obiettivi

I miei genitori hanno fatto sforzi sovraumani quando ero un ragazzino, per permettermi di gareggiare tanto portandomi ovunque anche all'estero, per farmi allenare ed imparare con i migliori atleti a volte anche mondiali e olimpici.

Adesso do ai miei atleti tutti i mezzi e le opportunità per eccellere. Il successo sportivo nella nostra accademia dipende solo dalle motivazioni dell'atleta. Il mio sogno è quello di vedere tanti ragazzi forti riuscire a competere a testa alta in ambito internazionale. Abbiamo già ottenuto molti risultati nazionali ed un oro anche europeo tra judo e brazilian jiu jitsu.

Per quanto riguarda gli amatori ci divertiamo tantissimo a stupirli di come possano imparare a combattere in modo efficace anche in pochissimo tempo (2-3 anni). Sia per gli agonisti, che per gli amatori, utilizziamo delle metodologie apprese in ambito internazionale per massimizzare la velocità di apprendimento, secondo me la chiave (in questi sport altamente tecnici) per poter riuscire a competere ad alto livello, soprattutto in questi ultimi anni.

Per i bambini il nostro obiettivo è quello di vederli crescere potenziando al massimo le loro capacità di base, abilità sviluppabili solo a quell'età. I dettagli tecnici difficili sono invece facilmente apprendibili in un secondo momento, in un'età più evoluta. Dal punto di vista pedagogico insegnamo l'importanza del rispetto della collaborazione e dell'autocritica con un approccio sempre positivo volto ad aumetare la fiducia in loro stessi e nelle loro capacità.

La mia storia - il bullismo - L'influenza di diversi maestri

A 6 anni ho iniziato la pratica del judo e in pochi anni mi ha permesso di superare i problemi di bullismo che subivo a scuola, ero un ragazzo timido ed introverso. Sin da subito però ho mostrato uno spirito agonistico e molta voglia di imparare. Nonostante questo i primi anni di gare sono stati segnati principalmente da sconfitte. Crescendo, la curiosità mi ha portato ad approfondire da solo e così ho imparato le tecniche più avanzate ed innovative, che adattate al mio stile, sono poi diventate i miei assi nella manica.
Poco dopo grazie alla lotta a terra, specialità della mia palestra d'origine e alle mie nuove tecniche ho iniziato ad ottenere qualche vittoria a livello regionale. Questo mi ha permesso di essere invitato ad allenarmi anche in altre palestre che hanno rappresentato per me la svolta. Ho iniziato a confrontarmi con tantissimi atleti e tecnici, un'esperienza che mi ha fatto crescere tantissimo sia nel judo che nella vita. Ho stretto tante amicizie e ho imparato lo stile di diversi maestri. Ho avuto anche la possibilità di studiare con diversi campioni mondiali e olimpici frequentando innumerevoli seminari e stage tecnici. Seguono in elenco quelli più prestigiosi e quelli da cui ho appreso di più:

• Khashbaatar Tsagaanbaatar, mongolo, 1 bronzo olimpico, 1 oro e 1 bronzo mondiale: studio tecniche "corpo a corpo".
• Mark Huizinga, olandese, 1 oro più 2 bronzi olimpici e 1 bronzo mondiale: studio della sua tecnica personale "Huizinga Roll" (dal suo nome), che mi ha permesso di ottenere molte vittorie in ambito agonistico.
• Ylenia Scapin, italiana, 2 bronzi olimpici e 3 mondiali: studio strategie di prese "sinistro contro destro".
• Urška Žolnir, slovena, 1 oro e 1 bronzo olimpico, 2 bronzi mondiali: studio strategie di prese "destro contro destro".
• Ole Bischof, tedesco, 1 oro e 1 argento olimpico e 1 bronzo mondiale: studio della tecnica "Ouchi Gari".
• Flavio Canto, brasiliano, 1 bronzo olimpico e 7 titoli panamericani, considerato nella lotta a terra il judoka più forte di tutti i tempi (2018).
• Diogo Reis, Fabricio Andrei, Roger Gracie, brasiliani più volte campioni mondiali ADCC e IBJJF nel brazilian jiu jitsu (Cagliari - 2023).
• Eoghan O'Fanagan, inglese, 4° mondiale ADCC, campione europeo ADCC (Pordenone - 2024).
• Loris Zanolini, italiano, bronzo mondiale UWW, campione europeo marroni IBJJF nel brazilian jiu jitsu, vincitore Polaris professional (Bologna - 2024).

Carriera agonistica

Nel 2011 l’impegno e la costanza sono stati finalmente premiati con Il terzo posto ai campionati italiani juniores, a pari merito con Antonio Esposito, poi campione del mondo nel 2013. Questo mi ha permesso di entrare di diritto nella squadra nazionale juniores e di partecipare a diverse coppe europee.
Negli anni successivi ho avuto altri buoni piazzamenti in gare nazionali, agli assoluti e nei Grand Prix, come il secondo posto alla Coppa Italia nel 2014 che, quell'anno, mi hanno permesso di raggiungere la quarta posizione nel ranking italiano.
Ho avuto l’opportunità di confrontarmi in allenamento e in gara con i migliori judoka mondiali, fra questi Fabio Basile (ITA) campione olimpico, Adrian Gomboc (SLO) quinto posto olimpico, Matteo Medves (ITA) più volte campione europeo, Musa Moguškov (RUS) che è stato primo nel ranking mondiale, Mikhail Pulyaev (RUS) 3 volte medagliato mondiale e 5 europeo e diversi altri campioni. Questo mi ha permesso di crescere e di acquisire esperienza agonistica, imparando tecniche e strategie utilizzate nelle competizioni mondiali.

Nel 2012, mi sono avvicinato anche al mondo del jiu jitsu brasiliano/grappling, una disciplina molto simile al judo, incentrata sul combattimento a terra, forte del mio record di 0 ippon e sottomissioni subite in tutta la mia carriera judoistica. Ho ottenuto negli anni 5 medaglie nazionali e un titolo professionistico. Ho inoltre partecipato a 2 europei IBJJF, 2 trial ADCC e uno Polaris, i circuiti più importanti al mondo.

Nel 2019 ho provato anche il sambo, rispolverando le proiezioni con presa alle gambe, permesse anche nel judo fino al 2012 e aggiungendo un grande studio sulle leve articolari agli arti inferiori. Nel 2021 finalmente dopo la pausa Covid ho potuto partecipare ai campionati italiani assoluti conquistando il titolo nazionale e vincendo contro il terzo al mondo in carica nelle fasi semifinali. Nel 2022 ho replicato l'oro, vincendo così il secondo titolo italiano.

Attualmente mi dedico principalmente all'insegnamento, ma continuo a gareggiare nel brazilian jiu jitsu. Non si finisce mai di superare i propri limiti e un insegnante che gareggia credo sia una delle cose più motivanti per i propri atleti. Si può dare direttamente l'esempio mostrando come ci si approccia mentalmente, come si preparano le strategie e come ci si allena per un obiettivo.

Nel 2024 è arrivata anche la prima medaglia d'oro europea master in qualità di allenatore, grazie al mitico Matteo Cavarzere! Che in soli 3 anni, iniziando da 0, a 43 anni, con la sua disciplina ferrea, è riuscito a fare qualcosa di incredibile!